Il protagonista più atteso è Qualcomm che, dopo le varie critiche piovute sullo Snapdragon 810, prepara il colpo da 90 per tornare leader nel settore: lo Snapdragon 820 integra una CPU Kryo quad-core da 64 bit e raggiunge i 2.2 GHz grazie al nuovo processo produttivo FinFET a 14 nanometri che ne raddoppia l’efficienza riducendo i consumi, affiancato dal processore grafico Adreno 530. Montato quasi con certezza su S7, Mi5 e sul nuovo ZTE Nubia, Qualcomm ha raggiunto nei benchmark in single core il punteggio di 2300, che si avvicinano molto ai risultati dell’ultimo processore Apple A9 che attualmente regna senza rivali nei processi singoli (il SoC A9x montato su Ipad Pro mostra risultati superiori). Risultati buoni sono stati raggiunti anche da Huawei con il nuovo Kirin 950, successore della CPU installata sulla fortunata serie del P8; tuttavia nei benchmark si è mostrato più performante nei processi multi core con un punteggio che supera i 6000.
Samsung e Mediatek non sono rimasti con le mani in mano e sono già al lavoro per ottimizzare, rispettivamente, l’Exynos 8890 e l’Helio X20, con quest’ultima che deve ripetere il grande salto di qualità fatto quest’anno con Helio X10, installato sulla maggior parte degli smartphone economici ma con prestazioni da high-end, vedi articolo a questo link. L’immagine finale mostra come negli anni le prestazioni di queste CPU abbiamo subito un aumento tanto vertiginoso da essere performanti quasi quanto gli Intel installati nei portatili di fascia bassa.