All’inizio del mese corrente è avvenuta, durante l’evento di Google, in cui il colosso americano ha tenuto una grande conferenza #MadeByGoogle, ha presentato oltre al suo prodotto mobile di punta Pixel, il nuovo assistente vocale Google Assistant. Google ha cercato di ampliare il suo range di azione andando a concentrarsi non più allo sviluppo di software per la parte del mercato mobile, che si concentra sopratutto su smartphone, ma va ad abbracciare il mondo della tecnologia dell’intelligenza artificiale e proprio uno dei più importanti progetti che sono stati portati avanti dall’azienda in questo campo è Google Assistant, già disponibile sull’applicazione di messaggistica Google Allo, oltre ad essere uno dei motori forti del nuovo smartphone Pixel o dell’assistente domestica Google Home.
Purtroppo i prodotti annunciati da Google non hanno ancora una data di commercializzazione per l’Europa. Sia per alcuni problemi inerenti le traduzioni in differenti lingue e sia per una questione ancora irrisolta sulla stima del bacino di utenza probabile da servire. In occasione della Giornata dell’Innovazione Android che è stata realizzata negli scorsi giorni a Parigi, il direttore della parte Android Turner ha confermato che Assistant è una sorta di cerniera tra la strategia interna di Google e una strategia che è indirizzata verso l’esterno. Alla domanda se Google Home potrebbe un giorno approdare in Europa in qualsiasi modo, Turner non ha voluto dare una risponda, essendo che non si sa se sarà commercializzato in questa parte del globo stessa risposta ha dato per quanto riguarda il possibile dialogo con Google Assistant tramite l’apparecchiatura di Google Home.
Ciò è chiaramente spiegabile perché in Europa non vi è la cultura presente invece nel mercato statunitense, dove è presente un grande mercato dei servizi internet o multimediali e dove tutti i servizi sono compartimenti stagni e quindi si paga per un abbonamento a Internet con un modem, un abbonamento per un pacchetto di canali, un abbonamento di telefonia mobile. È per questo che maggiormente negli Stati Uniti si è cercato di ricreare un prodotto che è posizionato come centralizzato per tutte le attività connesse all’intrattenimento.
Per ciò che riguarda il funzionamento del servizio di Google Assistant su Google Home, questo ha la funzione di uno speaker/assistente, a cui è possibile porre delle domande e con cui poter comunicare, e lui potrà rispondere vocalmente, sfruttando internet, per fornire una risposta il più corretta possibile. Inoltre grazie alle sue funzioni domotiche, esso sarà collegato ed in comunicazione con tutti gli apparecchi smart e compatibili, che sono collegati alla rete Wi-Fi, regolare l’impianto di illuminazione, gli accessi a TV e Radio, accesso ad impianti di riproduzione video e musicale sia online che offline da remoto. Può inoltre essere impostata come fosse una sveglia, un calendario, un’agenda o un’enciclopedia, può funzionare come sveglia o inserire dei riferimenti e farsi indicare il tragitto più breve da percorrere.
Questa tecnologia è già presente ed attiva per gli smartphone con l’applicazione Google Allo ma con l’avvento dei nuovi telefoni della serie Pixel vi sarà un salto nella tecnologia degli assistenti vocali del mondo Android, sostituendo di fatto Google Now con il suo “Ok Google”. Con la versione nuova di Google Assistant si possono avviare le applicazioni, cambiare le configurazioni base dello smartphone,scrivere messaggi, effettuare telefonate, scrivere sull’agenda, impostare una sveglia, un calendario o collaborare con Google Maps per avere sempre il tragitto corretto da percorrere.
Attendiamo quindo un’evoluzione dei fatti per sapere quando vi sarà l’introduzione sul mercato europeo, di quello che potrebbe portare ad aumento del valore di Android come ecosistema domestico e domotico, per un uso di internet che porterebbe a facilitare le azioni di tutti i giorni.