Tutta l’utenza ne è a conoscenza, i nuovi top di gamma Samsung Galaxy S6/edge non sono campioni estremi di autonomia, ma, non è colpa solo del display QHD super risoluto, di una batteria mediocre ed il SoC da primato, bensì prende il merito anche l’OS Android Lollipop poco ottimizzato specialmente in termini di gestione dei consumi.
Al momento non c’è una soluzione vera e propria per contenerli, google ha comunque riconosciuto un bug residente nella parte radio che fa un eccessivo uso di energia e qualche altro bug poco noto.
Nonostante ciò, possiamo comunque chiudere qualche baco e seguire questa semplice guida che vi farà risparmiare complessivamente un bel 30/40% di autonomia.
Premessa: Questa guida è valida per qualsiasi smartphone Android e non fa assolutamente uso di Modding (root, rom, kernel, etc) quindi, iniziamo subito.
DISPLAY
Tutta la serie Galaxy S di Samsung fa uso di display con tecnologia Amoled, elogiata da molti poichè gli ultimi pannelli realizzati riproducono dei colori molto naturali e brillanti e una luminosità molto elevata, infatti nonostante ciò richiede un basso consumo energetico in quanto i pixel non sono retro illuminati come gli ips lcd, ma ogni singolo diodo produce luce propria. In parole povere vengono illuminati solo i pixel colorati, mentre quelli neri rimangono spenti, quindi già da questa prospettiva si ha un consumo minore.
Fatta questa piccola premessa, vien da se pensare; “Ma se utilizzo principalmente sfondi e temi che fanno uso di colore nero quindi creo beneficio per la batteria??” <<Certo che si !!>>, perciò i primi consigli sono di:
- Utilizzare prevalentemente sfondi neri o che non tendono su colori molto chiari, specialmente sul bianco poichè l’effetto è contrario;
- Evitare il tema stock, in quanto il bianco è presente su qualsiasi schermata, (dialer, messaggi, impostazioni) e magari usare temi tipo “Material dark” dove il nero ha una dominanza particolare;
- Impostare la luminosità fissa ad una percentuale giusta e non troppo alta quando siamo in ufficio o a lavoro, insomma dove la luce è artificiale e non ambientale, mentre utilizzarla in modo “auto” quando siamo all’aria aperta con luce ambientale. Questo per evitare che il sensore di luminosità lavori anche quando non c’è n’è bisogno.
VIBRAZIONE
A mio avviso, se non c’è un reale bisogno, se ne può far a meno dato che una buona percentuale viene esaurita propria da essa, ma perchè?
Bisogna sapere che la vibrazione all’interno dello smartphone è provocata da un piccolo motorino elettrico ove al suo interno è presente un piccolo asse che a sua volta incorpora un micro pesetto che, grazie alla forte velocità provoca delle micro oscillazioni. Queste oscillazioni noi le percepiamo come vibrazioni. Immaginate lo stesso meccanismo applicato su i joystick della Playstation, bene, è identico, anche se ultimamente con la nuova generazione di smartphone esistono anche quelli circolari, ma l’importante è che abbiamo capito il concetto.
Ora pensate in un giorno, quanti miliardi di volte quel motorino compie dei giri completi per provocare la vibrazione, quindi di quanti impulsi elettrici riceve anche in poche ore di utilizzo, durante la ricevuta di sms, twit, messaggi e notifiche di social etc, quindi cosa bisogna fare??
- Disattivare la vibrazione delle notifiche, sms e chiamate;
- Disattivare il feedback aptico, ovvero quella vibrazione che si percepisce alla pressione dei tasti e sul display per l’intera UI.
- Disattivare la vibrazione al tocco della tastiera.
Ovviamente questo accorgimento deve essere applicato anche nelle app o nei giochi, ammesso che gli dedicate molto tempo.
CONNESSIONI
Spesso mi capita di vedere smartphone di amici e parenti con connessione wifi-dati-gps e chi più ne ha più ne metta , senza motivo, perennemente attivi e mi chiedo il perchè di questo continuo spreco.
In questo altro caso possiamo risparmiare autonomia preziosa, ” eh, come?” <<disattivando il non necessario>>;
Se siamo a letto, quindi durante la notte non dobbiamo usare il dispositivo, oltre che per la salute, è meglio disattivare la connessione dati,
sia 4G e sia WI-Fi per ridurre i consumi.
Quindi, disattiviamo quando non servono le connessioni;
–Wi-Fi-3G/4G-Bluetooth-GPS-NFC
Un esempio sul nostro Galaxy S6 è quello del widget meteo che ci chiede una qualsiasi connessione di scambio dati per leggere la posizione e trasferirci i dati meteo in tempo reale.
Questo fa si che la connessione gps sia sempre attiva, ma noi dalle impostazioni possiamo scegliere quella più opportuna e parsimoniosa, quindi rechiamoci in impostazioni/posizione/metodo di ricerca/ e qui selezioniamo: WIFI e reti Mobili. In questo modo avremo per qualsiasi app e sito che richiedono la posizione, l’utilizzo del wifi e della rete 3g senza il bisogno di avere attivo perennemente il GPS.
Identica cosa per l’NFC, se non lo utilizzate, spegnetelo, anch’esso ha i suoi minimi consumi.
Piccolo accorgimento: Recatevi in Impostazioni/wifi/Altro ( tab in alto a destra )/ consenti sempre scansione: Ora scegliamo “Ricerca soltanto quando il wifi è attivo“.
Con quest’ultima operazione il wifi anche se disattivo non esegue la ricerca rete permettetemi il termine “fantasma” ed in effetti possiamo notarlo anche dal grafico della batteria che non segna più le stesse ore di lavoro, ma solo quando è effettivamente attivo.
APPLICAZIONI NATIVE
Samsung da quest’anno ha deciso di limitare le app proprietarie e non, sui firmware dei nuovi Galaxy S in modo da alleggerire l’intero sistema, beneficiando su storage e prestazioni.
Molti non sanno però che tutte le app installate sullo smarphone, nonostante non risultano aperte sul Multitasking esse lavorano in background, quindi al sistema risultano sempre attive nonostante non compiono lavoro.
La prima cosa da fare è recarsi in: impostazioni/gestione applicazioni/ qui poi trovare l’app da disattivare.. Basta cliccare sopra l’app, si aprirà un altro riquadro , seleziona su “DISATTIVA“.
Eseguire questa operazione per ogni app che si vuol bloccare.
Questo procedimento bloccherà le app native del firmware che ovviamente sono impossibilitate alla disinstallazione.
Ecco l’esempio negli screenshot allegati.
All’interno nel nostro OS ci sono oltre le app native della touchwiz , anche quelle proprietarie android, una di queste è “App Google” , il nuovo Google Now. Come ben si sa, Google now sfrutta la continua registrazione della posizione geologica tramite 3G, wifi e gps, ma anche il microfono per il continuo ascolto della pronuncia <<ok google>>!
Possiamo dire che, se quest’ultima non viene disattivata o quantomeno limitata togliendo l’ascolto perenne della frase, consumerà un bel po senza che ce ne rendiamo conto.
Per disattivare l’ascolto basta recarsi nell’app drawer (menù dove risiedono tutte le applicazioni), cercare l’icona con l’ingranaggio dove al suo interno e raffigurata la G di Google (Impostazioni Google), entriamo dentro e andiamo prima sul tab Geolocalizzazione e selezionare su metodo di ricerca solo GPS.
Torniamo nel menù principale e andiamo sul tab Schede Now, entriamo dentro, rechiamoci su Voce, successivamente su Rilevamento “Ok Google” e spostiamo il bottone da on a off sulla dicitura “Dall’App di Google”. In questo modo abbiamo tolto la possibilità all’app ed al microfono l’ascolto continuo, quindi anche quì abbiamo recuperato un modesto quantitativo di energia utile a fine giornata.
Bene, ora analizziamo due applicazioni Samsung, tra queste troviamo: Svoice e Shealt.
Svoice è un assistente vocale sempre attivo, quindi se non viene disattivato durante la prima configurazione l’ascolto è continuo come accade con Google now.
Se ovviamente non ne fate uso, da quì ricaverete un ulteriore risparmio disattivando l’ascolto.
Come si fa? Basta aprire l’app Svoice, andare in impostazioni e disattivare l’attivazione vocale, oppure se non lo utilizzate proprio, potete toglierlo dai processi di background disattivandolo da Gestione Applicazioni seguendo lo stesso procedimento spiegato sopra.
Shealt, l’app amata dagli sportivi, ma, come fa a ritrovarsi perennemente nel grafico dei consumi se non la utilizziamo? Vi spiego; Una volta aperta, durante la configurazione, ci viene chiesto di inserire i nostri dati, tra cui peso, altezza, età, livello di attività etc. Successivamente vi è un avviso dove indica l’utilizzo di “Sensori di movimento” e “Posizione”, mentre il profilo è relativo.
Quindi, la posizione usa il gps, la rete wifi e dati, a seconda dell’impostazione da noi scelta in precedenza, mentre “sensori di movimento” , cioè l’accelerometro e il giroscopio lavorano per registrare i Passi che noi facciamo durante la giornata per poi registrarli nel grafico.
Pobabilmente qualcuno penserà: << si ma, se disattivo tutto mi ritrovo un nokia 3310 tra le mani, altro che Samsung Galaxy S6!!>>, secondo il mio punto di vista no, dato che è meglio togliere di mezzo quello che non utilizziamo, se si vuol evitare di caricare più volte lo smartphone durante la giornata.
Alla fin fine si tratta solo di mettere da parte le app che hanno un consumo eccessivo nonostante l’inutilizzo, e di applicare qualche accorgimento.
Come ultima cosa, possiamo automaticamente mettere in pausa dopo circa 10 minuti di inutilizzo le app che usiamo sporadicamente grazie allo SmartManager di Samsung.
Apriamo l’app drawer e cerchiamo SmartManager, entriamo nell’app e andiamo nella sezione Ram.
Da notare che sono presenti due Tab in alto, “App in Background, affianco invece “Gestisci Applicazioni”.
Rechiamoci in Gestisci applicazioni, troviamo tutte le app da noi installate, quì possiamo decidere di far arrestare automaticamente le app o di disinstallarle.
E’ consigliabile applicare la procedura su tutte le applicazioni, in questo modo il sistema avrà una richiesta energetica minore da parte della batteria.
Questa mini guida è rivolta sopratutto a quell’utenza poco esperta che ha appena acquistato il dispositivo in questione e che si chiede perchè ha dei consumi così elevati.
Di seguito vi posto i miei risultati applicando quanto descritto:
Del resto, Galaxy S6 fortunatamente implementa nel suo software il risparmio energetico più efficiente che si può trovare attualmente su uno smartphone, infatti è capace di allungare l’autonomia di quasi 4 ore con solo il 5% residuo, molto utile per le emergenze ed in più gode di una ricarica molto veloce, da 0 al 100% in circa 70-80 minuti.
Non ci rimane altro che attendere Android M che sarà rilasciato per i Samsung top di Gamma intorno a Gennaio 2016 e di poter godere a pieno dell’ottimizzazione apportata su quest’ultima release.
Ovviamente se la guida vi è piaciuta e vi è stata utile, condividete e commentate!
Grazie per la lettura e, stay tuned 😉